domenica 30 novembre 2008

Colpo di fulmine - come mi capita spesso ...-

Come al solito io mi innamoro di una moto più o meno una volta ogni 10 gg, a volte anche 7...ma penso di non essere l'unico.
Premesso questo vi comunico che mi sono invaghito di una spagnola, fisico asciutto, abbastanza parsimoniosa, penso divertente...una Ossa Explorer 250.

L'avevo vista a Novegro appoggiata ad un furgone, in condizioni tutto sommato discrete, ho chiesto per curiosità - ma fino a quanto? se si va a chiedere il prezzo è perchè forse, in un angolino, si desidera possederla no? - ed è anche abbordabile.

Vi piace? La conoscete? Sapete darmi qualche notizia in più?

Non è famosissima, le linee sono piacevoli senza dare nell'occhio più di tanto. Semplice ma bella!



Certo che, forse, seduto sopra farei un pò la figura dell'orso Yoghi... :-)

giovedì 27 novembre 2008

AJS 16 MC - 350

Nessun commento per ammirare questa meravigliosa moto da trial.

mercoledì 26 novembre 2008

L'atelier dei caschi


Ruby
Questi caschi segnano il non plus ultra a livello di design e finiture e hanno effettivamente un qualcosa in più rispetto a quelli in commercio, forse anche dei Davida...
Fibre di carbonio, interni in pelle, linea cafe racer...hanno tutto per essere venduti seppur ad una clientela assolutamente di nicchia...i prezzi partono da 500 € per la versione "base" a salire per le versioni graficamente elaborate.

Vi segnalo che sul loro sito esiste la possibilità di crearvi il vostro Ruby personalizzato direttamente da casa! Provate!

Io ho realizzato il casco di Motopuntolinea :-)

martedì 25 novembre 2008

Il ringraziamento

"Sono belle, non c'è dubbio. Sono anche esclusive, essendo il frutto di 7.500 ore di lavorazione artigianale. Ma le moto di Chicara Nagata, in esposizione fino a gennaio 2009 alla Ippodo Gallery di New York, sono anche qualcosa di più.

Le creazioni del visionario designer giapponese, valutate circa un milione di dollari l'una, sono il suo particolare ringraziamento a tutte quelle persone che gli salvarono la vita donandogli il proprio sangue, quando all'età di 16 anni Chicara fu vittima di un incidente stradale. Il miracolo di essere sopravvissuto lo ha convinto a restituire al mondo ciò che il mondo gli aveva dato, attraverso l'arte e le sue esclusive e originali creazioni.

Tutti i circa 500 pezzi che compongono ognuna delle sue motociclette sono realizzati a mano, ad eccezione del motore, che Chicara sceglie tra unità giapponesi e americane dagli anni Trenta in poi. La moto che vedete in foto, Liquid Chrome, è equipaggiata con un Harley-Davidson Flat Head del 1939." [da Euromoto.eu]




lunedì 24 novembre 2008

Disco Volante

MV Agusta 175 "Disco Volante"
Uno dei più bei serbatoi mai prodotti (se non IL più bello...)

Solo per i tuoi occhi...


Mi rendo conto che questo blog sia "filo Triumphista" ma d'altronde non posso non considerare e privilegiare il mio marchio preferito... :-)
A parte segnalare una versione speciale limitata della Speed Triple, tutto sommato poco originale visto che l'esclusività è rappresentata quasi esclusivamente dalla firma del patron John Bloor, mi sembra giusto celebrare su queste pagine il compleanno di una moto unica, inimitabile e con lo sguardo matto ideato da Carlo Talamo.

Da non dimenticare anche la prima versione, la cosiddetta monofaro, poco conosciuta ma, seppur molto diversa dalle successive versioni, aggressiva come poche.

La più bella? Per la quasi totalità dei Triumphisti la versione 1997-199, la prima con i doppi fari e scarico e cerchi neri ed il codone "quello bello"...di una bellezza assoluta e dal sicuro futuro storico:
Dopo questa l'originalità è andata via via persa pur rimanendo la Speed una gran moto anche oggi...

TANTI AUGURI SPEED!!!

Se volete conoscere tutta la storia della Speed Triple vi consiglio il sito Fedrotriple!

giovedì 20 novembre 2008

Graffito

Valentino + Ferrari =

USA speedway races




Vespa Vs Lambretta


A parlare di Vespe e Lambrette ci vorrebbe un blog apposito, tanti sono gli spunti di discorso, dalla stupenda linea alle prestazioni, dalle pubblicità alle trasformazioni di questi due mitici scooter italiani tanto famosi nel mondo.

Qui voglio limitarmi a conoscere solamente i vostri gusti. Sapere, senza pensarci troppo e rispondendo di getto se è meglio Vespa o Lambretta. Sono tutti scooter bellissimi e personali con una storia senza sosta per la Vespa ed invece una più breve per la Lambretta (la Pato riproposta oggi non la prendo nemmeno in considerazione).

Personalmente dico Vespa, soprattutto per quanto riguarda i modelli Rally e TS che adoro. Certo che anche una Macchia Nera...

Art Attack

Vi ricordate il progetto di BMW "Lo Rider"?
Ecco, gli amici di Moto por Moto hanno anticipato virtualmente quello ci aspetterà realmente se fossimo i futuri compratori di una Lo Rider!
Potrete quindi configurare la vostra moto per decidere come dovrebbe essere.
Buon divertimento!

Io l'ho fatta così...

Un grazie a Rocketgarage a cui ho copiato spudoratamente l'idea...
Un bravo a MotoporMoto che ci fanno divertire con i loro configuratori!

martedì 18 novembre 2008

Sognare è bello

Titolo pessimistico, lo so, ma è quello che penso.
Sarebbe fantastico, come "annunciato" da Oberdan Bezzi, il ritorno di Gilera sulle strade e sulle piste. Ma temo che oggi, come non mai, non ci sia più spazio per chi non esiste. E' un momentaccio...

Comunque dai, sogniamo insieme:

GILERA 600 NAKED

GILERA 600 STREETRACER
GILERA SUPERSPORT RS
GILERA SUPERSPORT RR

domenica 16 novembre 2008

Gita a Novegro


La mostra scambio di Novegro è sempre una certezza.
Penso che sia la quinta/sesta volta che ci vado e non mi annoia mai! Forse perchè so già quello che andrò a vedere e so che non resterò deluso...si, vedere, non comprare, cosa che normalmente si fa ad una mostra scambio...vedere perchè comprare una moto d'epoca è uno "sport" costoso e purtroppo, per un motivo o per l'altro, non è mai il momento... certo che quel Lui 50 arancione a 550,00 € era una bella tentazione...

Belle moto, tutte anche quelle che sono troppo moderne e banali, ma che viste insieme a sorelle più anziane fanno sempre un pò di tenerezza; bella gente, sia i compratori con i loro occhi attenti ed appassionati, con un parafango sottobraccio alla ricerca dell'ultimo pezzo mancante, sia i venditori, personaggi un pò stravaganti ma simpatici, forse anche perchè consapevoli del momento di crisi generale; ottima anche la giornata di sole che faceva risaltare le carrozzerie lucide delle moto restaurate ma anche quelle opache per via della polvere.

Moto bianche? Nessuna. E per me bastava così. :-)

Qualche acquisto l'ho fatto anche io s'intende...qualche vecchia rivista, una pin's forse un pò troppo cara ma chi se ne frega, una vecchia lattina d'olio Castrol ed un fantastico modellino Triumph Hurricane prodotto da Minichamps carissimo ma fedelissimo nei particolari, ma soprattutto "cugino" di quella Bonneville T120 che ho sulla mensola del soggiorno...

venerdì 14 novembre 2008

Monster Vs Monster (Vs. Streetfighter)

Faccia a faccia: Monster 695 - Monster 696


Quando una moto si evolve, modificando molto il suo aspetto, i commenti sono sempre contrastanti.
Quando poi la moto in oggetto è una pietra miliare del motociclismo, la Ducati Monster, allora le parole sono addirittura pesanti!

Ed è così che, a freddo essendo già passato un pò di tempo dalla presentazione delle 696, mi piace fare questo confronto.
Personalmente ritengo che Ducati abbia sbagliato a sconvolgere così il Monster. Io l'avrei continuato ad affinare anno dopo anno migliorandone i contenuti ed eseguendo dei piccoli "lifting" (vedi 883 e Bonneville), creando una naked diversa - come è appena avvenuto con la Streetfighter "inguidabile" da 150 cv... -

Trovo questo 696 meno bello, perchè meno originale, rispetto al 695. Voi che ne pensate?

Casualmente trovo oggi su Motoblog questo interessantissimo "giochino"
Non si poteva lasciare vivo il Monster originale e fare una nuova naked così????

giovedì 13 novembre 2008

Vittime dei deliri di architetti e designer...

Non posso non riportare in questo spazio il pensiero del Direttore di Due Ruote, Luigi Bianchi, che, sul suo blog, ne ha a destra e a manca contro il design, soprattutto di fanalerie e scarichi!

"Vittime dei deliri di architetti e designer lo sono in genere molte motociclette moderne, specie se appartengono alla categoria delle naked e vengono dal Sol Levante. I disastri riguardano un po’ tutte le sovrastrutture che vestono (fortunatamente poco) motore e ciclistica di questi mezzi, e si concentrano sui particolari dove i vincoli tecnici sono minori. Infatti, serbatoio, sella e parafanghi per quanto ci si sforzi sono comunque posizionati in modo obbligato e sono legati a esigenze funzionali imprescindibili. La fanaleria anteriore invece molto meno e, complice la disponibilità di sorgenti luminose sempre più efficenti e compatte, è proprio su questo particolare che si concentra spesso la maligna libidine di queste matite impazzite alla ricerca disperata di un segno originale e inconfondibile per le loro creature. E così alè con coppie di microfaretti tipo occhio dei Venusiani dei b-movie di fantascienza, vetri e relative cornici con forme che richiamano tutti gli animali estinti e viventi del pianeta con preferenza per il genere degli insetti, linee antropomorfe per suggerire idee di forza, aggressività e velocità. Secondo particolare nel mirino i terminali di scarico, dove le soluzioni predilette sono quelle che richiamano i razzi che si vedevano sui fumetti negli anni ’50/60, abnormi tromboncini di forma geometrica oppure simil-tubi di stufa di cui mantengono le dimensioni (e, coerentemente, pure materiali e finiture).
Insomma, un disastro su tutto il fronte. Ora, mi chiedo: ma questi strapagati signori A - Conoscono un po’ di storia e tradizione stilistica della motocicletta? B - Ne hanno mai posseduta/guidata una? C - Si sono mai informati dai motociclisti praticanti “veri” sulle loro preferenze (e idiosincrasie) per quanto riguarda gli aspetti stilistici? Personalmente ritengo che l’unico e autentico fanale degno di una moto “nuda” sia quello rotondo con la ghiera cromata e con il posteriore come si preferisce: piatto, a pera, tondo, a ogiva, cromato, nero o in tinta col resto della carrozzeria. In realtà si può anche tentare un fanale leggermente ovale o rettangolare - addirittura la coppia di fanali tondi - ma già queste varianti vanno gestite con prudenza e mano leggera, un po’ come il dosaggio della noce moscata in cucina. Per i terminali di scarichi idem: se non li disegna Massimo Tamburini in persona molto meglio rimanere sul classico che - tra tromboncini e “bottiglie” varie - comprende tutta la gamma del desiderabile!"

Non posso non essere d'accordo con quanto affermato! Effettivamente le forme semplici, sviluppate in maniera moderna, si vedono sempre meno...

Il 68 di Mr.Martini

Chi possiede o gravita nel mondo Triumph probabilmente conoscerà, almeno di fama, Nicola "Mr." Martini, titolare della concessionaria Triumph di Verona. Una delle prime persone a credere nella rinascita del marchio inglese negli anni 90.

Chi possiede una Bonneville molto probabilmente conoscerà la linea di accesori "Sixty8". C'è chi l'apprezza e chi no. Sicuramente facilita il lavoro a chi vuole personalizzare la propria moto in modo facile e veloce. Chi invece preferisce far da sè, non ama questo genere di proposte.
C'è però da dire che Triumph, in questo caso, è stata abile nell'avere questa pensata.
Ho trovato sul sito di Mr.Martini questa intervista, che vi giro:

L'ELEGANTE GAMMA DEGLI ACCESSORI SIXTY8 OFFRE QUALCOSA DI DIFFERENTE E ATTUALE AL POSSESSORE DELLA MODERN CLASSIC DI OGGI. NICOLA MARTINI CI SVELA I RETROSCENA DELLA SUA INTUIZIONE.

QUALE E' STATO IL MOTIVO CHE HA PORTATO AL PROGETTO 68? Cera l'esigenza da parte di Triumph di creare qualcosa di nuovo in aggiunta ai classici accessori da catalogo che fino a quel momento coprivano esigenze di utilità e moltissime cromature. Cera bisogno di qualcosa di diverso......

COME E' NATO IL PROGETTO, E CON QUALI TAPPE? lo penso che il "vero " inizio del progetto sia nato dalle percezioni del nuovo direttore commerciale Tue Mantoni e del nostro Mario Lupano che durante una loro visita presso la mia sede hanno ammirato , rimanendo particolarmente affascinati, tutto l'operato delle realizzazioni apportate a molte moto presenti in concessionaria, motociclette realizzate in maniera speciale che trasmettevano in qualche modo emozioni particolari. Da quel momento è iniziata una prima collaborazione per la realizzazione di alcune special derivate da moto di serie, vedi Flash Back ( usata per il lancio stampa mondiale della Thruxton all'Ace cafe di Londra .) Flash Back R ( utilizzata per il trofeo Thruxton) Rocket Boundless, Eurocket, ecc Successivamente quando si e venuta a creare l'esigenza di aggiungere qualcosa di nuovo al catalogo accessori, c'è stato un incontro con i responsabili in cui io ho cercato di capire quali fossero le loro esigenze e loro, tramite me , quali fossero le esigenze dei nostri clienti. Sono nate delle idee con l'aiuto di semplici disegni e grazie ad una gestione interpretativa molto intelligente e classificatoria curata dal manager Paul Chekley si e arrivati alia decisione di produrre alcuni prototipi ( molti dei quali realizzati direttamente con le mie mani).

PERCHE' 68? DA DOVE NASCE IL NOME? Cerano molte idee ma alla fine 68 e stato scelto da Triumph per ricordare l'annata più gloriosa per Bonneville.

COSA INFLUENZA UN DESIGN? Tutto il design è una miscela di elementi e di sfumature che raggruppa percezioni, idee e finiture . Tutti questi elementi devono essere integrati ed equilibrati tra loro.

COSA HA ISPIRATO AD ESEMPlO IL COPRISERBATOIO CON DISEGNO SCOZZESE? lo direi: che cosa ha ispirato Il copriserbatoio. In Triumph avevano l'esigenza di creare qualcosa di nuovo che in qualche modo risolvesse i problemi di costi e di tempi del Custom Paint. Mi e nata l'idea di proporre un guscio semplice con la stessa forma del serbatoio che si potesse istallare con estrema facilita, a costi assolutamente accettabili, per dar la possibilità a tutti, di personalizzare la propria moto a proprio gusto. L'idea e stata estremamente apprezzata e quindi si e passati alla scelta delle gratiche. Esistono copriserbatoio monocromatici ( che possono essere personalizzati dal cliente) e bellissime grafiche con spirito diverso tra loro, tra le quali spicca il disegno Tartan.

COSA HA ISPIRATO LA CITY BAG? Le borse amovibili erano un accessorio richiesto da molti nostri clienti che intendevano usare la moto quotidianamente per recarsi in ufficio. L'idea di creare la ventiquattrore elegante da moto e stata fantastica. E' diventato un elemento molto bello che ha entusiasmato non solo i nostri clienti ma anche molte persone che non posseggono la moto.
Very cool idea !!

COSA VUOI OTTENERE CON CIASCUN DESIGN? Vonei ispiiaie emozioni e sensazioni, miscelare classicità cd innovazione.

COME SELEZIONI MATERIALI! e COLORI? Percezioni, esperienza negli accostamenti e, non so se chiamarlo buongusto o intuito.....

QUALI SONO I TUOI ABBINAMENTI DI COLORE PREFERITI? Tutti i colori sono belli, non esiste un abbinamento di colore preferito. Esiste un'insieme di colori che deve attrarre e regalare emozioni. La Bonnie Black con finiture gialle e sella marrone nella sua semplicità ha affascinato moltissime persone. Ricordo il giorno in cui dovevamo allestire le prime moto per i cataloghi. Avevamo alcuni campioni dei primi accessori Sixty8 e delle Bonnie... Feci uscire dal reparto tutti i responsabili ed ingegneri Triumph. Rimanemmo io e Corrado Modolo (responsabile accessori Italia) Dopo un paio d'ore nacque la prima Sixty8 Bike ( poi chiamata Revolver Black). Beh, quella è la moto che appare fotografata nei cataloghi e in numerose pubblicità Triumph. Bella no?

QUALI SONO LE TAPPE SEGUITE NELLA CREAZIONE DI UN DESIGN? Innanzitutto servono le idee. ( che non sono sempre facili da individuare). Si passa poi a semplici disegni su carta. Dopo una classificazione di segmento o fascia d'utenza ( classic, racer, contemporary ) si passa alla realizzazione dei prototipi, e si studiano i materiali di composizione. La fase successiva riguarda la scelta delle grafiche dei colori e delle finiture. A questo punto tutto passa nelle mani degli ingegneri che ne studiano tutti i dettagli tecnici (standard qualitativi, metodi di realizzazione, collaudi test ecc...).

DOVE STAI ? Vivo e lavoro a Verona, ma non mi dispiacerebbe trascorrere un periodo della mia vita in Inghilterra.

ESPERIENZE DI PROGETTAZIONE E SVILUPPO DI ACCESSORI ANCHE CON ALTRI MARCHI? No, la mia passione e la mia anima sono Triumph. 100 % Triumph.Lo dico contro i miei interessi, probabilmente non riuscirei ad esprimere tutta questa "passionalità " con altri marchi motociclistici. Sono concessionario Triumph da 13 anni ed agli inizi non c'era tutto questo interesse per il nostro prodotto. E da li che con tutta la testardaggine possibile ho iniziato a proporre numerose modifiche alle moto di serie che magari qualche anno fa non avevano tutta questa personalità o identità estetica ma avevano una grande personalità meccanica. Dovevo in qualche modo attrarre "esteticamente" di più il mio cliente. Ora le Triumph sono diventate fantastiche ed hanno un fascino ed una identità forte. Personalizzare diventa sempre più difficile anche se c'è sempre qualcosa da scoprire.

COME E' STATO ACCOLTO QUESTO PROGETTO DAL PUBBLICO? Direi molto bene. I dirigenti sono molto soddisfatti e ci sono state numerose richieste.

QUALE E' IL PRODOTTO PIÙ' RICHIESTO IN CATALOGO E PERCHÉ Non sono, purtroppo, ancora in possesso dei dati di vendita dei vari accessori. Posso dire che nella mia concessionaria e stato tutto apprezzato in particolare hanno spiccato i gusci da serbatoio ( c'è chi ne ha acquistati 3) e le borse city bag. Poi le selle, le parti verniciate ecc...

IL MOMENTO DELL'OPERAZIONE DI CUI SEI PIU' ORGOGLIOSO? Ogni momento e motivo d'orgoglio. Dall'idea che parte nella mente, al cliente che la vuole vedere sulla sua moto. C'è una fase però che spicca sopra le altre ultimamente, e mi da molta soddisfazione. Ho notato che tenendo allestite in vetrina delle Bonneville con accessori Sixty montati, esco a catturare l'attenzione di più persone e, spiegando loro che c'è la possibilità di "crearsi la propria moto" il cliente comincia a giocare con la fantasia e cerca, nella sua mente , di costruire la "sua moto". Ecco, probabilmente con la linea Sixty abbiamo trasmesso quel qualcosa in più di ciò che un semplice accessorio può offrire. In altre parole; non si vendono solo gli accessori..........

SVILUPPI FUTURI? Dopo una pausa che e servita alla fabbrica per commercializzare la linea adesso si riprende per sviluppare ed allargare la gamma. lo ed il mio staff però, non abbiamo mai smesso di ricercare nuovi particolari da ideare e sviluppare. Tutto ciò grazie anche al rapporto costante con la nostra speciale clientela che usa e vive la motocicletta e si confronta con noi per esprimere le loro esigenze.

QUALCHE PRODOTTO NUOVO DI CUI PUOI ANTICIPARE QUALCOSA? Top secret

QUALE E' IL REALE POTENZIALE DI 68? II potenziale e altissimo. Sono state al momento sviluppate solo una piccola parte delle idee proposte, che erano probabilmente anche le più semplici e le più veloci da produrre.... Non dimentichiamoci anche delle potenzialità alla quale facevo riferimento prima e cioè che secondo le mie analisi si riescono a stimolare ulteriormente le vendite di moto nuove.

QUALI SONO LE TUE AMBIZIONI RIGUARDO A 68? Le mie ambizioni sono grandissime. Siamo riusciti a dare un look contemporaneo alla gamma classic, e a questo punto cosa ci impedisce di classicizzare la gamma urban sport ? Che ne dite ragazzi.....miscelare con gusto si può lasciatemi fare!!

lunedì 10 novembre 2008

Ducati Streetfighter moto più bella del salone???


Sembra essere proprio questo il risultato del concorso indetto da Motociclismo "Vota la più bella del salone"... Ducati Streetfighter vince con il 25, 31% delle votazioni.
Rimango francamente perplesso di fronte a simile risultato, considerandola una moto più jap che italiana, storicamente indietro a livello di design.
E poi su questa Ducati manca lo stile di tutte le altre Ducati! La snellezza, le linee "minimali", il disegno Italian Style...

Forse poi dal vivo sarà bellissima, io al Salone non ci sono andato. Aspetterò che arrivi in concessionaria per dare un giudizio...

La classifica finale:
Ducati Streetfighter
25,31
Aprilia RSV4 Factory
22,01
Mv Agusta Brutale 1078RR
12,45
Honda CBR1000RR HRC ABS
7,52
BMW F 800 R
4,86
Triumph Street Triple R
3,91
KTM RC8
3,32
Moto Guzzi V7 Café Classic
3,02
Kawasaki ER-6n
2,75
Bimota DB7
2,38
Moto Morini Granpasso
2,11
Harley-Davidson XR 1200
2,08
Husqvarna SM 530 RR
1,69
Suzuki Gladius
1,11
Buell 1125CR
1,11
Benelli 2UE
0,66
Derbi GPR Racing 125 4T
0,27
Cagiva SP525
0,27

venerdì 7 novembre 2008

APRILIA MANA X Vs HUSQVARNA SMQ

E' interessante notare come due delle pochissimi concept presentati
a Milano siano indirizzati verso le "scrambler". E' interessante notare come già da qualche anno si punta verso questa tipologia di moto, senza, in realtà fare grandi vendite. Sembra piacciano a molti ma poi "non le compra nessuno". Come mai? Eppure hanno il loro bel fascino! Chi più, chi meno si distinguono dalla massa.
Comunque sia eccole faccia a faccia ad EICMA 2008:
APRILIA MANA X: Ovvero come trasformare una pacifica moto - comunque rivoluzionaria per la mancanza del cambio- in una aggressiva moto dirt-track! Molto essenziale col suo bel telaio a traliccio e l'originale idea degli scarichi Supertrapp inferiori con uscite opposte. Bassa, molto bassa, più vicina al concetto "ovale in terra battuta":

HUSQVARNA SMQ: Sulle prime il concept curato dal Centro Stile Husky, guidata da Raffaele Zaccagnini, è "scioccante" per via soprattutto del radiatore fisso che fa da cupolino e per la grafica dal forte impatto. Ritengo però che, con una limatina alle linee stravaganti questa moto, se veramente verrà realizzata, potrebbe essere un ottimo prodotto del nuovo corso della Casa Varesina

Secondo voi chi vince la"sfida"?

mercoledì 5 novembre 2008

BMW "Fai da te"

Ad EICMA 2008 BMW, Marchio ormai capace di presentarsi con una immagine giovane ed innovativa, lontana anni luce da quella "goffa viaggiatrice e sedentaria", presenta una idea assolutamente fuori da ogni schema ma assolutamente figlia dei tempi moderni e della voglia di farsi la moto su misura: "BMW Lo Rider"!
Si esattamente così, “Lo” senza una w o altre lettere. Due parole il cui suono può essere letto in tanti modi e dietro i quali si nasconde un concetto tutto nuovo: per una moto che sembra quello che in realtà non è, perchè se sulle prime la definiremmo una Roadster - o naked - dal look muscoloso e retrò, la Lo Rider è in realtà secondo BMW un nuovo concetto di “Custom”.

Non associate però questa parola all'H-D. Non c'entra nulla. Qui si riferisce alla customizzazione, al farsi la moto ad "immagine e somiglianza" del pilota! Quello che avviene si con Harley, ma anche come altre marche come ad esempio Triumph e Moto Guzzi, ed applicata anche ad altre tipologie di moto, come ad esempio le super sportive o...gli scooter.

Però in questo caso BMW fa di più: ti propone la base di un buon motore ed una ciclistica rigorosa. Il resto lo decidete voi! Mi direte...sai che novità...il Monster è uscito nel 1993 e non ce n'è più uno in strada originale....è vero, ma la Casa proponeva solo alcune particolari per la modifica, non "mezza moto"!!!
Brava BMW.

martedì 4 novembre 2008

Il Signor K

Piccoli stralci d'intervista al designer più chiacchierato del momento, Gerard Kiska.
La Kiska Design, nata in sordina nel 1990, fu inizialmente invisa e persino irrisa per la sua scelta delle linee squadrate. Ma pur restando identificata con KTM, nel frattempo ha lavorato anche per Piaggio, Aprilia e Guzzi, arrivando nel 2008 alla bellezza di 110 dipendenti che fanno, va da sè, molto altro oltre a disegnare moto.
Pacato e modesto, Kiska ha l'aria un pò dimessa del turista austriaco. In moto, però, non lesina il gas: spinge con la RC8 e chiede di provare la H-D XR 1200. da cui scende scuotendo la testa. "Fa un bel rumore, m anon va avanti!". Statura e stazza teutoniche, motociclista dall'età di 18 anni, a guidare si diverte ancora: sia KTM che la "concorrenza".
Sorride. Sorride volentieri Kiska: salvo quando si parla di design. Allora diventa deciso e tagliente come le sue KTM.
"Ma io non mi identifico con lo stile affilato. Quella è una scelta pensata apposta per KTM, per rendere in qualche modo visibili l'anima ed il cuore del Marchio. La trovo perfetta per una casa così "hard", e continueremo a sviluppare questo linguaggio. Del resto pare che questa idea abbia successo: Honda, Yamaha e soprattutto Kawasaki e Aprilia sono diventate negli anni un pò più spigolose. Basta guardare come è cambiata la RSV dalla prima alla seconda serie..."

Lei come trova le Case giapponesi, che all'opposto di quelle europee non hanno designer nè tecnici riconoscibili, e tengono tutto nascosto dietro una tenda nera?
"Dietro quella tenda ci sono persone, però. Certo, lavorano in gruppo;ma anche da me si lavora molto in gruppo:sulle KTM hanno lavorato almeno 15 ragazzi diversi, tuttavia i risultati sono coerenti. Comunque è vero che la consapevolezza dell'importanza del design nella moto è un fatto piuttosto recente, e forse nemmeno del tutto acquisito.
Castiglioni è stato il primo ad assumere designer professionisti - Galluzzi e Terblanche - e a portare il design all'interno della sua azienda. Prima ci si affidava solo a società di consulenza, come la mia."

Lavorate in modo diverso dagli altri?
"Non direi, anche se ho fatto mio il motto del mio primo maestro: "Tutto quello che non puoi schizzare in 3 righe non è design". E la RC8 sta tutta nelle 3 righe che definiscono il fianco. Poi guardiamo molro le altre moto, ne studiamo le superfici, l'ergonomia, le guidiamo. Sono un fan del modo tradizionale di fare, col clay: sulla moto io mi ci voglio sedere, dopo che l'ho scolpita."

Parola di Gerard Kiska.
(Intervista tratta dal numero di novembre 2008 della rivista Motocicismo)

"Il futuro è cominciato"

E' con questa frase che la Innocenti lancia sul mercato lo scooter Lui 50 e 75cc.
Ed effettivamente non poteva scegliere frase più azzeccata vista la linea disegnata da Nuccio Bertone. Un design che fece scalpore a quell'epoca (1968) e limitò fortemente le vendite di quello che doveva essere il rilancio del marchio Lambretta; era talmente originale da rendere limitata la propria diffusione.
Motore completamente a vista, scudo anteriore "piegato in due", il serbatoio sottosella perfettamente armonizzato ed il manubrio forato sono elementi stilistici di pregio assoluto, veramente seventies!!!


lunedì 3 novembre 2008

L'originale e la sua (splendida) copia...

Eicma 2008 è già cominciato, in rete spuntano i primi scoop, e questo per MotoPuntoLinea è interessante.
NCR Mike Hailwood Replica Tourist Trophy, 13 esemplari al "modico" prezzo di 100.000,00 Euro. Tutte le caratteristiche tecniche su Motoblog.it
Per essere bellina, l'è bellina, soprattutto per chi ama il genere ma cavoli...ci vogliamo dimenticare l'originale?
Originale che personalmente preferisco grazie alle sue linee unica ed assolutamente Ducati!
E poi..."viene via" a 17.600 $...