martedì 30 settembre 2008

La Bestia

Beast: doveva essere la moto che, nei primi anni del 2000, avrebbe risollevato le vendite ed il prestigio del marchio tedesco Sachs. Ma è sempre rimasta allo stadio di prototipo e la rinascita non c'è stata.

Bellissima la Beast. Un vestitino minimalista ma muscoloso. Una immagine modernissima ma con evidenti richiami retrò (che piacciono tanto a me) quali lo scarico e la sottilissima parte posteriore.
Mi affascina tantissimo la parte anteriore con questo "carenatura" sviluppata in larghezza invece che in altezza che fa tanto "Space Invaders"...

lunedì 29 settembre 2008

46: il numero magico

Come festeggiare su questo blog tutto immagine e poca tecnica l'ottavo titolo mondiale di Valentino Rossi? Semplice, dando risalto al sumero numero che da sempre lo accompagna nelle sue gare! Un 46 che ormai è conosciuto da tutti, dal ragazzino alla nonna...è più di un numero, è diventato un logo...

GRAZIE VALE!!!!!!!!

sabato 27 settembre 2008

Occasione ghiotta

Ti svegli la mattina e non ci pensi minimamente, trovi un annuncio su un forum e te lo leggi, scopri che regalano una moto vicino a casa tua e la sera te la vai a vedere...
Yamaha TRX 850 del 1998...sconosciuta ai più considerato anche il numero veramente esiguo di pezzi venduti in Italia.
Io un pò, almeno esteticamente la conoscevo, ma non mi ero mai soffermato veramente sulla sua bellezza!

L'ho vista ieri sera, sotto un lampione...un pò giù di carrozzeria, qualche colpetto qua e la, ma con un motore vivo e pronto almeno a giudicare dai pochi metri percorsi essendo senza assicurazione...
La moto è disponibile...dovrei pagare solo il passaggio di proprietà...ci sto pensando su...ma ho poco tempo...
Io intanto ve la faccio vedere da una immagine presa in rete. A me pare bellissima, che faccio, la prendo?

venerdì 26 settembre 2008

L' XR 1200 ed il mondo Harley Davidson

Ieri, per la prima volta in vita mia sono entrato in un concessionario Harley Davidson.
Non sono un amante di questo genere di moto, anche se ogni tanto qualche bella special la vedo, ma la curiosità di vedere dal vivo, e magari di provare la nuova XR 1200 era troppa!
La moto esteticamente NON mi piace, la trovo sgraziata, lunga, sproporzionata soprattutto nella parte posteriore, ma tant'è...ero curioso di vedere "una moto americana progettata per gli europei" e, più specificatamente aggiungo io, per gli italiani.
Volevo lasciar perdere la prova su strada dello scemo - 10 minuti per fare il giro del quartiere, argomento estraneo a questo blog e parlare un attimo del mondo che ho trovato una volta aperta la porta d'ingresso della concessionaria.

Harley Davidson è effettivamente un mondo a parte fatto di cromature, colori sgargianti, scarichi rumorosi, personaggi stravaganti che le guidano. Devo dire che questo mondo mi ha "toccato" nell'anima. Un pò mi è piaciuto.
Mi è piaciuto perchè è un mondo diverso da ogni altro, perchè ci sono le moto, perchè c'è lo stile e perchè c'è, anche se sempre uguale, un affascinante design!!!

Consiglio a tutti di fare una salto in una concessionaria HD. Ne vale la pena!

Ho trovato in rete questo disegno del progetto della XR 1200. Direi che è un pò meglio della moto originale... ;-)

giovedì 25 settembre 2008

I loghi più belli

Un elemento da sempre in bella vista su una motocicletta è il logo che solitamente è sul serbatoio. Certo è che esistono loghi belli ed altri meno belli. Loghi che si modificano nel tempo, altri che rimangono inalterati - molto pochi a dir la verità.

Mi sono divertito a cercarli in rete e mi sono reso conto che i più belli, almeno secondo il mio parere personale, sono quelli più vecchi, marchi quasi tutti ormai spariti dalla circolazione! Ve li faccio vedere in ordine assolutamente casuale:










mercoledì 24 settembre 2008

Anime giapponesi

Stamattina stavo leggendo il blog di Riders e si discuteva sul classico tema del confronto tra le moto giapponesi - per molti senz'anima ma comunque belle, funzionanti e relativamente poco costose- e tutte le altre - esteticamente migliori, "abbastanza funzionanti" ed un pò più care, ma con, appunto, un'anima.

Tra le varie risposte del blog leggo di un utente possessore di una Honda VTR SP2 che era la classica eccezione che conferma la regola...e quindi subito a cercare le immagini di quella che è probabilmente una delle più belle superbike degli ultimi anni:





La moto ha un fascino particolare, un pò come la mitica RC30 sempre di casa Honda. Sembra una Special in tiratura limitata ma invece era regolarmente in vendita in tutti i concessionari a partire dal 2000 marchiata SP-1. Una moto che in futuro sarà sicuramente un oggetto da collezione. Manca ancora un pò di tempo ma è già mitica! Ed in giro se ne vedono pochissime....
La più bella? Secondo me la rossa, seguita dalla bianca...

lunedì 22 settembre 2008

Solo un forcellone?


Mi sembra limitativo descrivere questa opera d'arte come un semplice forcellone...
A parte che ogni elemento di questa foto è un piccolo capolavoro...
La moto? Bimota Tesi 3D

sabato 20 settembre 2008

Linee tese


Un interessante, seppur non blasonato modello, prodotto dalla MV Agusta nel 1973. La Ipotesi 350.
Venne presentato al Salone di Milano e sembrava una pura esercitazione di stile tanto le linee erano ardimentose. Invec venne regolamente prodotta e messa in vendita del 1974 al 1977.
Creatore della linea della moto è Giorgio Giugiaro. Una moto dalle linee tese e pulite.
Splendido il disegno del telaio perfettamente parallelo alla strada e piacevole il disegno del motore, derivato dalla 350 S ma modificato esteticamente per meglio adattarsi alle linee genarali della moto.

Lambretta

3000 millimetri


Yamaha Maxam 3000.
E il "3000" non indica la cilindrata ma i millimetri di lunghezza di questo scooterooooone presentato al salone di Tokio come concept nel 2005.

In Giappone piace lo scooter basso e lungo, qui forse si è esagerato un pochino anche se questa linea a forma di proiettile, aggiungerei anche un pò retrò, non mi disgusta. Certo è che 3 metri di scooter sono tantini... :-)

giovedì 18 settembre 2008

Una parete di serbatoi

E' stato da poco inaugurato il museo dell' Harley-Davidson a Milwaukee, nel Wisconsin.
Tutti gli articoli che ho letto ne parlano benissimo, come uno dei più bei musei motociclistici al mondo! Non stento a crederlo, soprattutto dopo aver visto queste foto!


Lo sfondo bianco con appesi tutti i serbatoi multicolori H-D è una trovata semplice ma geniale!
Bellissimi!

Suzuki Styratosphere. La Katana vent'anni dopo

Dopo aver parlato di Katana, non posso non citare la Stratosphere, prototipo presentato da Suzuki nel 2005 ma, per ora, mai commercializzato.

Le linee guida sono quelle della Katana, mi sembra indubbio. In questo caso il motore ha 2 cilindri in più della sua progenitrice ma, a giudicare dalla foto, sembra comunque molto compatto.
Bellissima la vista frontale con i 6 collettori ed interessante anche lo sviluppo della sella integrata col serbatoio.


Suzuki Katana. La moto dei Samurai



"Il progetto iniziale della moto era, per quel periodo, molto radicale. Questo era dovuto anche la fatto che la motocicletta era stata progettata da ingegneri del settore automobilistico che avevano tenuto in considerazione oltre all'aspetto estetico anche l'ergonomia, l'aerodinamica e le difficoltà di produzione.
Esteticamente la moto si rifaceva al progetto Target del 1979, una moto da 650 cc che venne anche chiamata ED-1 (European Design 1). L'anno successivo al salone di Colonia venne presentata la ED-2 che era stata basata sulla Suzuki GS 1000. Fu questo progetto che nel 1981 entrò in produzione senza subire rilevanti modifiche.
L'aspetto estetico della Katana era molto singolare. Si basava su di un concetto modulare che doveva permettere anche l'aggiunta di un grande parabrezza e di una carenatura. La moto però piacque talmente tanto nel suo aspetto iniziale che questi due elementi non vennero mai montati. L'unica modifica introdotta fu l'inserimento di un piccolo schermo deflettore. Anche la strumentazione, con gli strumenti sovrapposti, era una novità anche se era questa scelta era dovuta alla necessità di contenere il peso e il costo della moto. Il tappo del serbatoio non era posto nel centro dello stesso ma era spostato in modo da permettere di ottenere una saldatura continua e pulita dello stesso. La stessa filosofia progettuale venne applicata a tutte le aree del mezzo ottenendo così una riduzione di peso, costo e numero dei componenti necessari."
Tratto da Wikipedia
Il Progetto Target

Il primo prototipo



Quello che invece posso dire io è che la Katana, all'epoca poco considerata e dalle vendite poco rappresentative - veniva soprannominata "Catania" dai biker dell'epoca - è un grande esempio di stile anni '80. Disegnata da Hans Muth ai tempi era amata o odiata essendo qualcosa di notevolmente diverso dalle 4 cilindri sportive in commercio.
Ora è una moto di culto, appunto per la sua linea esclusiva!

mercoledì 17 settembre 2008

Morbidose


Le Buell di oggi francamente in generale non mi piacciono. Hanno una linea troppo strana, non mi piacciono le loro proporzioni, i loro cruscotti e vedo veramente troppa plastica. Sicuramente saranno divertentissime da guidare, tanta coppia ed interasse corto è un bel biglietto da visita ma questo non è il blog adatto.
Questa premessa per farvi osservare i due modelli che hanno lanciato il marchio sul mercato: RR 1000 e 1200
RR1000: Presentata nel 1985 la Battletwin è la prima moto Buell di serie le cui vendite sono cominciate nel 1987 in 50 esemplari.


RR1200: 65 esemplari prodotti dal 1988 al 1990 per questa evoluzione dell' RR1000. Cilindrata aumentata a 1200 cc.

Le reputo francamente fantastiche! Molto particolari con queste forme iper morbide, senza dubbio, ma proprio per questo assolutamente affascinanti.
Buell Romandie Club

martedì 16 settembre 2008

Ascot Mecatwin

Ricordo che qualche anno fa, quando vidi per la prima volta la special allestita da Mecatwin rimasi senza fiato...in quei tempi (si parla dei primi anni dopo il 2000) internet non era così diffuso e le special si trovavano sulle riviste, col contagocce...
Mi stavo innamorando delle Triumph Classiche, Thunderbird e Bonneville e la Ascot era veramente qualcosa di bellissimo!
Tanto bella quanto irraggiungibile, dato il prezzo piuttosto elevato.

Ma perchè Special? Special perchè Mecatwin realizzò per le Classic 3 cilindri Triumph questo kit principalemnte estetico per celebrare e ricordare le moto da dirt track. Certo, la mole della T-Bird non ha nulla in comune con le esili moto da gara, ma l'effetto scenico è veramente notevole!
Come trasformare una bellissima moto, in qualcosa di ancora più affascinante!!!

lunedì 15 settembre 2008

Sua maestà

Senza parole.
Cosa dire di questa bellezza assoluta?
Quando le immagini parlano da sole non c'è bisogno di dire nulla.
Solo inchinarsi davanti a sua Maestà Norton Manx.

Bellissima. Sempre.

Dopo essere tornato dalla 2° Reunion della Banda Bonnisti non potevo non postare una foto a tema. Pensa e ripensa, ho ripescato dal mio hard disk una foto un pò particolare.
Una vecchia Triumph "ammasso di ruggine".
C'è però da dire che, anche se mal ridotta un bell' oggetto è sempre un bell'oggetto!

mercoledì 10 settembre 2008

Ducati Hypermotard: rossa, nera o...bianca?!?

Ducati presenta una nuova colorazione per la Hypermotard. Il bianco perla che si aggiunge al rosso ed al nero. Sono tutte colorazioni aggressive ed alla moda.
Io, che sono un pò tradizionalista punterei comunque ancora sul rosso.
Certo è che questa moto è proprio bella...



Honda DN-01, un bassotto a 2 ruote


Honda con questa proposta si rivela ancora una volta più avanti di tutti. Solo la casa motociclistica più grande del mondo può proporre qualcosa di così diverso. Un concetto diverso di moto. Una moto per avvicinare le masse. Ed, aggiungo, per farlo con stile.
Si perchè la Honda DN-01, è bella, soprattutto nella parte anteriore e nella vista d'insieme. Solo il posteriore è un pò meno originale.
Anche la colorazione melanzana, che potrebbe lasciare stupiti, è in realtà idonea a sottolineare la novità!

Quante ne ho viste in giro? Per ora una, con alla guida il titolare del concessionario Honda della mia città. Ma come spesso succede quando si osa, la prima risposta del pubblico è sempre un pò freddina.
Ne riparleremo tra qualche anno...ne sono sicuro.

Bianchi Tonale 260 - Special Pavesi

"Ma era davvero così?
Questa è la domanda che più spesso ci poniamo quando osserviamo una moto d'epoca od un particolare della stessa. Oggi non è facile stabilire esattamente un colore od una misura, quando purtroppo anche l'ultimo degli artefici di un progetto ci ha lasciato soli a meditare su questo, ma si può fare molto per ottenere un risultato piacevole per l'occhio e poco offensivo per la storia.
Proprio questa è la strada che seguo per i restauri; la massima attenzione per i dettagli e per le rifiniture, il pezzo giusto atteso a lungo e non il frettoloso montaggio, una modifica solo se è in accordo con il periodo ed il proprietario della moto"

Questo è il pensiero del Sig. Pericle Pavesi, restauratore, venditore di ammortizzatori per moto classiche ma soprattutto appassionato vero per quanto riguarda la moto d'epoca.
E questa è una delle sue splendidi realizzazioni:

Presentata nel 1955 al Salone della Moto di Milano, la Bianchi Tonale 175 ha riportato la Casa in lotta nella categoria più prestigiosa, che già l'aveva vista presente negli anni precedenti la guerra. Come altri modelli di varie marche, anche la Tonale è stata protagonista di varie trasformazioni, sia da parte della stessa Casa, sia da parte di piloti privati che l'hanno impiegata nelle più svariate competizioni anche di fuoristrada. Questo esemplare ora dedicato alle gare di Trial ha subito importanti modifiche per adattarlo al nuovo utilizzo. La splendida linea è fortemente caratterizzata dal piccolo serbatoio in alluminio, appositamente realizzato.
Il motore è rimasto esteriormente uguale al tipo originale, fatta eccezione per la coppa dell'olio che è stata parzialmente eliminata, allo scopo di aumentare la luce da terra. Le modifiche più importanti sono per il gruppo termico, con l'adozione del cilindro in alluminio della versione sport e l'aumento della cilindrata a 261 cc.ottenuti con un alesaggio di 69 mm. ed una corsa di 70 mm. La distribuzione monoalbero in testa ha ricevuto nuove guide per la catena, per limitare gli sbattimenti e migliorarne la tenuta. Modificata la frizione alla ricerca di maggior tenuta unitamente alla dolcezza di azionamento, ed adottate masse volaniche consistenti per una migliore pastosità nell'uso fuoristrada. L'aspirazione si serve di un carburatore Dell'orto da 22 mm.e respira da una cassetta filtro in alluminio, che prende il posto dei precedenti bauletti e ne ricorda il disegno. Molto ben nascosto il silenziatore dello scarico, che sbuca appena dietro la pedana destra in posizione protetta, e lascia libera la parte posteriore della moto donandole una linea snella e filante.
Il telaio è quello originale della Tonale, con le dovute modifiche per abbassare il piano sella ed alzare il motore da terra, oltre alla eliminazione dei vari attacchi ora non più utilizzati ed alla creazione di nuovi per le varie componenti. Il reparto sospensioni si avvale di una forcella Ceriani dei primi anni '60, con la corsa portata a 160 mm. e con gli steli da 30 mm. protetti da soffietti in gomma. Al retrotreno lavorano due ammortizzatori con molle cromate, dal disegno classico e sobrio ma dalla funzionalità assicurata dall'idraulica assistita da gas in bassa pressione, e che producono una escursione della ruota di 160 mm. Classiche anche le scelte per allestire le ruote, che vedono uniti i mozzi originali a dei cerchi in alluminio da 18' e 21' del tipo con bordino, come si usavano anche sulle sportive di quegli anni.
Pavesi Restauri.com

martedì 9 settembre 2008

Helmets vintage

Che belli che sono i caschi vintage!!!
Peccato che non si possano indossare per restare nella legalità e soprattutto per non sfasciarsi il cranio!
Questi rappresentati in foto in realtà non so se sono veramente vintage o delle repliche, però la foto mi piaceva, quindi...perchè no?
Theselby.com

lunedì 8 settembre 2008

Antiribaltamento


Lo so che qualche lettore di Riders penserà che sono un copione mostrando il retro di una Harley...Fate pure un confronto di date per vedere quando ho messo online la Buell tagliata in due di qualche topic più sotto...

Harley Davidson VRSXE Destroyer. Un giochino per gli americani ma terribilmente affascinante anche per noi...

Sguardo felino

Qualcuno dice che questo sarà il nuovo sguardo della nuova Yamaha R1...

Vespa colors


Prometto che prima o poi parleremo in modo approfondito di Vespa. Direi che se lo merita.
Per ora mi limito a copiare un post trovato sul blog Upupa Design.

Quale Vespa tiro fuori oggi? La verde? La rossa? La gialla? ;-)

venerdì 5 settembre 2008

Wakan Vs. Yamaha

"I principi guida della Wakan, al di là delle ovvie prestazioni e caratteristiche eccezionali che sono state ricercate, ci hanno guidato per ottenere un design compatto, che ha utilizzato il motore come elemento di base tecnica, per concepire una moto che potesse essere costruita usando la moderna produzione industriale e processi di montaggio, per limitare il numero di componenti coinvolte, e per non soffrire compromessi in termini di qualità."
[Fonte: wakan.it ]

Scusate, ma mi chiedo, sempre da profano e rischiando di venir virtualmente bastonato, ha senso spendere 33.000,00 € quando con 1/3 della spesa posso avere questa? Sono uguali!Una bella Yamaha MT-01