mercoledì 10 settembre 2008

Bianchi Tonale 260 - Special Pavesi

"Ma era davvero così?
Questa è la domanda che più spesso ci poniamo quando osserviamo una moto d'epoca od un particolare della stessa. Oggi non è facile stabilire esattamente un colore od una misura, quando purtroppo anche l'ultimo degli artefici di un progetto ci ha lasciato soli a meditare su questo, ma si può fare molto per ottenere un risultato piacevole per l'occhio e poco offensivo per la storia.
Proprio questa è la strada che seguo per i restauri; la massima attenzione per i dettagli e per le rifiniture, il pezzo giusto atteso a lungo e non il frettoloso montaggio, una modifica solo se è in accordo con il periodo ed il proprietario della moto"

Questo è il pensiero del Sig. Pericle Pavesi, restauratore, venditore di ammortizzatori per moto classiche ma soprattutto appassionato vero per quanto riguarda la moto d'epoca.
E questa è una delle sue splendidi realizzazioni:

Presentata nel 1955 al Salone della Moto di Milano, la Bianchi Tonale 175 ha riportato la Casa in lotta nella categoria più prestigiosa, che già l'aveva vista presente negli anni precedenti la guerra. Come altri modelli di varie marche, anche la Tonale è stata protagonista di varie trasformazioni, sia da parte della stessa Casa, sia da parte di piloti privati che l'hanno impiegata nelle più svariate competizioni anche di fuoristrada. Questo esemplare ora dedicato alle gare di Trial ha subito importanti modifiche per adattarlo al nuovo utilizzo. La splendida linea è fortemente caratterizzata dal piccolo serbatoio in alluminio, appositamente realizzato.
Il motore è rimasto esteriormente uguale al tipo originale, fatta eccezione per la coppa dell'olio che è stata parzialmente eliminata, allo scopo di aumentare la luce da terra. Le modifiche più importanti sono per il gruppo termico, con l'adozione del cilindro in alluminio della versione sport e l'aumento della cilindrata a 261 cc.ottenuti con un alesaggio di 69 mm. ed una corsa di 70 mm. La distribuzione monoalbero in testa ha ricevuto nuove guide per la catena, per limitare gli sbattimenti e migliorarne la tenuta. Modificata la frizione alla ricerca di maggior tenuta unitamente alla dolcezza di azionamento, ed adottate masse volaniche consistenti per una migliore pastosità nell'uso fuoristrada. L'aspirazione si serve di un carburatore Dell'orto da 22 mm.e respira da una cassetta filtro in alluminio, che prende il posto dei precedenti bauletti e ne ricorda il disegno. Molto ben nascosto il silenziatore dello scarico, che sbuca appena dietro la pedana destra in posizione protetta, e lascia libera la parte posteriore della moto donandole una linea snella e filante.
Il telaio è quello originale della Tonale, con le dovute modifiche per abbassare il piano sella ed alzare il motore da terra, oltre alla eliminazione dei vari attacchi ora non più utilizzati ed alla creazione di nuovi per le varie componenti. Il reparto sospensioni si avvale di una forcella Ceriani dei primi anni '60, con la corsa portata a 160 mm. e con gli steli da 30 mm. protetti da soffietti in gomma. Al retrotreno lavorano due ammortizzatori con molle cromate, dal disegno classico e sobrio ma dalla funzionalità assicurata dall'idraulica assistita da gas in bassa pressione, e che producono una escursione della ruota di 160 mm. Classiche anche le scelte per allestire le ruote, che vedono uniti i mozzi originali a dei cerchi in alluminio da 18' e 21' del tipo con bordino, come si usavano anche sulle sportive di quegli anni.
Pavesi Restauri.com

2 commenti:

Otto Nero ha detto...

Che bella!

Alessio ha detto...

Se non ricordo male ne aveva una anche Totti, sbaglio?