Oggi ho fatto una veloce ricerca su internet....trattasi di Gilera GSA 50 datato 1982!


"Oggi esistono numerosi scooter di varie marche e tipologie; trent’anni fa, invece, tra i ragazzi era più diffuso il ciclomotore, mentre lo scooter per eccellenza era un solo: la Vespa. Ecco, di seguito, la storia di una sorta di “outsider”: lo scooter Gilera GSA 50, presentato nel 1982 e disegnato da Paolo Martin.
La Gilera, alla fine degli anni settanta, non navigava in buone acque, nonostante il bon successo delle moto 125 RV e RX; pertanto, decise di cimentarsi nella realizzazione di uno scooter, un settore che allora era prerogativa “esclusiva” della cugina Piaggio.
Scrive Paolo Martin: «L’ingegner Vianson, allora direttore generale, mi diede l’incarico di “inventare” qualcosa di diverso per non ostacolare il 50 Piaggio e per non agitare troppo le acque».
Il designer, dunque, cominciò a pensare ad un mezzo differente, sfruttando l’esperienza accumulata nell’ambito della carrozzeria automobilistica. La struttura, ad esempio, era uno scatolato in lamiera portante, con appendici in plastica o addirittura in gomma facilmente sostituibili o personalizzabili, dai singoli utenti o dall’azienda stessa, per un’eventuale diversificazione dei modelli futuri. Il risultato era particolarmente innovativo dal punto di vista stilistico, e creò anche una sorta di scompiglio in azienda: in quell’epoca, anche il solo cambiamento di un’interruttore per Vespa e Ape «era un evento epocale».
L’iter del progetto fu comunque piuttosto travagliato: la produzione dei lamierati venne fatta a Torino dalla ditta Maggiora, le plastiche sempre a Torino da AG. International, il motore venne invece fornito dalla MOTOVESPA spagnola, con cilindrata ridotta da 60 a 49 cc.
Le immagini raffigurano il modello in legno realizzato da Paolo Martin per la presentazione ufficiale. Il veicolo uscì nell’82, e destò grande interesse, «ma anche qualche sconcerto: non vi era ancora l’abitudine a questa nuova immagine, il motore era modesto, era difficoltoso sollevarlo sul cavalletto, e il prezzo era abbastanza elevato. Rimane comunque la soddisfazione di aver in parte anticipato l’evoluzione di questo tipo di veicolo, oramai entrato nella normale quotidianità»".
